La nascita della nostra azienda si deve ad una intuizione di mio nonno Bepi Dodici che, durante il servizio militare a Sacile, si trovò a passare per Vermegliano: la vista di un canale di irrigazione in mezzo alla campagna gli fece pensare che quello era il luogo ideale, grazie alla disponibilità di acqua nei mesi estivi, sul quale far nascere e sviluppare un’attività agricola.Per realizzare questo sogno giunge a Ronchi dove trova lavoro presso la tenuta Blasig; dopo sei-sette anni acquista, proprio a Vermegliano, il primo appezzamento sul quale costruisce la casa che poi diventerà quella che oggi è la sede della azienda agricola “Dodici “.
Nello sviluppo di questa attività si innesta il lavoro di Livio, figlio di Bepi, nato nel 1942 che con passione porta avanti, assieme alla moglie Anna, l’attività agricola fino ai nostri giorni, migliorandola e sviluppandola tanto da arrivare a produrre 800 ettolitri di vino con la lavorazione di vari ettari di vigneti. Nell’ azienda , a conduzione familiare, erano stati sempre allevati manzi e cavalli, che servivano per il lavoro nei campi fino all’avvento dei moderni trattori, e maiali e conigli che soddisfavano il fabbisogno alimentare della famiglia.
I BIANCHI:
Malvasia, Pinot bianco, Giuliano, Verduzzo passito;
e i ROSSI:
Merlot e Cabernet Franc affinato in rovere. (fermentato in botti di legno)
sono vini semplici, genuini ma schietti.Avrete il piacere di assaggiare anche vini derivati da vendemmie tardive o appassimenti di uve come il Verduzzo Friulano, per arrivare al “Rosé”: un vino spumante ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve a bacca rossa. L’ultimo nato è il "SUCCO D’UVA" : viene prodotto dalla pigiatura di uve rosse, successivamente pastorizzato ottenendo così una bevanda analcolica adatta anche ai bambini.
SPUMANTI CON METODO CHARMAT
Rose’ Derivato dalla spremitura di uve a bacca rossa.
Brut derivato dalla spremitura di uve Tocai Pinot Chardonnay e Verduzzo.
Potrete visitare le cantine per la stagionatura dei salumi e le barricaie dove riposano i vini in piccole botti di legno.
Un arrivederci da Michele, Elena, Livio, Anna ed i piccoli Manuel e Leonardo.